IL CASO ILVA: TRA SALUTE ED IMPRESA PREVALE LA SALUTE
Il caso:
– Si procede penalmente a carico di dirigenti e tecnici in servizio presso tale stabilimento, per avere, in concorso, omesso di predisporre cautele volte a prevenire la proiezione di materiale incandescente e strumentazioni idonee a garantire l’incolumità dei lavoratori, omissione da cui è derivato l’infortunio mortale di un operaio
– viene convalidato il decreto del pubblico ministero, che ha disposto il sequestro preventivo di un altoforno, senza facoltà d’uso
– con decreto legge viene consentita la ripresa dell’attività con uso dell’altoforno nonostante l’intervenuto sequestro preventivo
La decisione della Corte Costituzionale:
– il decreto legge è incostituzionale e la ripresa dell’attività è illegittima, poiché il legislatore non ha rispettato l’esigenza di bilanciare in modo ragionevole e proporzionato tutti gli interessi costituzionali rilevanti, incorrendo in un vizio di illegittimità costituzionale per non aver tenuto in adeguata considerazione le esigenze di tutela della salute, sicurezza e incolumità dei lavoratori, a fronte di situazioni che espongono questi ultimi a rischio della stessa vita