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GOOGLE EARTH CERTIFICA?

PROVA SATELLITARE E ONERI PROBATORI

Il caso:
– Utilizzo delle immagini, c.d. “raster”, di Google Earth:
L’amministrazione ha basato parte della prova della data di realizzazione degli abusi edilizi sulle immagini storiche di Google Earth.
Le immagini evidenziavano modifiche edilizie avvenute tra l’11 agosto 2014 e il 29 giugno 2016.
– Contesto probatorio:
Le immagini satellitari sono state integrate da ulteriori documenti, come visure catastali, che evidenziavano modifiche rilevanti nella consistenza e nella classificazione dell’immobile nel tempo.
L’appellante contestava genericamente l’affidabilità dei raster e rivendicava la buona fede per aver acquistato l’immobile nello stato attuale.
Le questioni di diritto:
– Rilevanza probatoria dei raster di Google Earth:
I raster di Google Earth, pur non avendo valore certificativo, possono costituire una prova documentale idonea, in quanto rappresentano fatti, persone o cose.
La loro efficacia probatoria è rafforzata dalla certezza della data di acquisizione delle immagini.
– Onere della prova:
Spetta all’interessato dimostrare l’epoca di realizzazione di un abuso edilizio. In mancanza, le risultanze fotografiche e documentali fornite dall’amministrazione assumono valore prevalente.
– Valenza indiziaria rafforzata:
Sebbene i raster non siano prova assoluta, la loro valenza è significativa se supportata da altre evidenze, come relazioni tecniche o variazioni catastali.
QUI SOTTO È POSSIBILE SCARICARE LA SENTENZA IN PDF:
Consiglio di Stato Sez. II n.04973.2024
SONO EVIDENZIATE IN GIALLO LE PARTI SIGNIFICATIVE
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