IL DIRETTORE GENERALE DELL’AGENZIA DOGANE MONOPOLI PROPONE L’ABROGAZIONE DELL’AUTORIZZAZIONE DOGANALE PREVISTA DALL’ART. 19 D.LGS. N. 374/1990.
La norma:
“19. Edifici in prossimità della linea doganale e nel mare territoriale.
1. È vietato eseguire costruzioni ed altre opere di ogni specie, sia provvisorie sia permanenti, o stabilire manufatti galleggianti in prossimità della linea doganale e nel mare territoriale, nonché spostare o modificare le opere esistenti, senza l’autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale. La predetta autorizzazione condiziona il rilascio di ogni eventuale altra autorizzazione, nella quale della stessa deve essere fatta comunque espressa menzione.
2. La violazione del divieto previsto dal comma 1 comporta l’applicazione, da parte del direttore della circoscrizione doganale competente per territorio, di una sanzione amministrativa di importo da un decimo all’intero valore del manufatto.
3. Il direttore della circoscrizione doganale, accertata la sussistenza di un rilevante pericolo per gli interessi erariali, non diversamente eliminabile a cura e spese del trasgressore, dispone, previo parere dell’ufficio tecnico di finanza del dipartimento delle dogane e delle imposte indirette, competente per territorio, la demolizione del manufatto in danno ed a spese del trasgressore. Avverso tale provvedimento è ammesso il ricorso al Ministro delle finanze entro trenta giorni dalla data di notificazione al trasgressore del provvedimento stesso. Il ricorso al Ministro sospende l’efficacia del provvedimento impugnato.”.
La proposta di abrogazione:
– Il Direttore Generale di A.D.M. in una memoria del 10 dicembre 2020 indirizzata alla Camera dei Deputati propone di abrogare l’art. 19 D.Lgs. n. 374/1990 con la seguente motivazione:
“Tale norma aveva la ratio di identificare in un contesto ancora non globalizzato un regime giuridico autorizzatorio in capo all’Autorità doganale per ragioni di ordine e sicurezza dei traffici di merci transfrontalieri … Ad avviso dell’Agenzia tale norma, oltre ad appesantire l’attuale sistema autorizzatorio in capo agli Enti locali, risulta non più coerente con le attività di vigilanza e controllo delle linee doganali.”.